Una storia di cani randagi incredibile: Occupano una casa è vivono in comunità. Poi vengono sigillati dentro, devono intervenire i pompieri per liberarli


Questa è davvero una storia incredibile.



Ne da notizia un quotidiano locale della Calabria, Il redattore. 

>>Ha dell’incredibile quanto avvenuto in una casa del centro storico di Serra San Bruno. In uno di quei luoghi in cui i muri sanno di prigione e le ombre della notte sono cosi buie da ricordare i chioschi più tetri, un gruppo di cani randagi, nei giorni scorsi, si è reso protagonista di un impresa degna di una favola di Natale. Sono riusciti ad intrufolarsi in una casa abbandonata e a creare una “comune autogestita” dagli stessi amici a quattro zampe. Cosi accadeva che alcune persone li notavano uscire la mattina per poi fare rientro la sera. Durante le uscite procuravano il cibo per se stessi e per chi, invece, rimaneva “a casa”. L’uscio era caratterizzato da un buco fatto ai danni della porta sbarrata dalla quale i cani, denti aguzzi e pazienza certosina, sono riusciti a ricavarsi un passaggio per “occupare abusivamente” un piccolo stabile dove anticamente abitava una vecchietta. Ma qualcuno, evidentemente, nei giorni scorsi ha avvertito gli eredi e quindi proprietari che avrebbero fatto ritorno nella dimora chiudendo ermeticamente porte e finestre senza pero accorgersi che alcuni cagnolini erano rimasti nascosti nella casa. Cosi c’è voluto l’intervento dei Vigili del Fuoco del locale distaccamento per liberare “gli occupanti abusivi” e restituirli alla libertà e al freddo da cui insieme agli altri compari a quattro zampe avevano trovato riparo con l’arrivo del generale inverno. Una bella e triste storia degna del periodo natalizio.>>

Ci sarebbe piaciuto leggere che il comune si fosse attivato per offrire a questi cani un ambiente sicuro e confortevole, curarli e cibarli e poi darsi da fare per cercargli una famiglia. Ma le cose come avete letto sono andate diversamente. C'è molto da fare per tutelare i randagi, in Italia non siamo all'anno zero, ma certamente siamo colpevolmente lontani dal poter offrire una vera tutela a questi animali.








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