Un’ondata di crudeltà che viene colpevolmente ignorata da governo e parlamento che non intendono fare nulla per arginarla. Il loro immobilismo è una vergogna intollerabile
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Una terribile scoperta quella avvenuta nei giorni scorsi dietro la palestra di Pianette di Rovito, paese della presila cosentina: sono stati rinvenuti i resti, ancora fumanti, di tre meticci, alcune volontarie hanno riconosciuto nei poveri resti, tre randagi di cui si occupavano ogni giorno, si tratta di una femmina, del suo figlioletto e di un altro maschio, tutti di media taglia, I cani erano spariti da circa un mese. Nonostante le ricerche, di loro si erano perse le tracce per ricomparire pochi giorni fa, quasi carbonizzati, dietro la palestra comunale. L'ipotesi è che i cani siano stati prima avvelenati e poi bruciati
Purtroppo non è la prima volta che accade nella stessa zona. Rabbia e commozione, sono questi i sentimenti che accomunano i cittadini della piccola comunità della presila cosentina dopo aver appreso della crudele sorte toccata a tre meticci. A parlare è anche l'Assessore all'Ambiente del piccolo comune di Rovito, Gessica Sottile: "La scena al quale ho assistito mi ha riempito il cuore di tristezza e di rabbia. Un gesto del genere ti fa vergognare di appartenere al genere umano e chi ha bruciato quei poveri cani può essere equiparato a un criminale della peggiore specie".
L'assessore che comunica di aver presentato una regolare denuncia contro ignoti, ci tiene a sottolineare che la comunità di Rovito ha previsto una serie di interventi sul territorio per favorire l'inserimento dei cani all'interno delle famiglie e la sensibilizzazione rispetto ai diritti degli animali.
Sono migliaia gli episodi di efferata violenza che ogni anno vengono commessi in Italia contro poveri animali indifesi, un’ondata di crudeltà che viene colpevolmente ignorata da governo e parlamento che non intendono fare nulla per arginarla, ci troviamo con delle leggi a tutela degli animali inadeguate che prevedono sanzioni risibili, assolutamente non proporzionati alla gravità di questi reati, è chiaro che è necessario e urgente un cambio di marcia.
L’ immobilismo del governo e del parlamento è una vergogna intollerabile, purtroppo, checchè se ne dica, in Italia non esiste un forte e organizzato movimento animalista che si confronti civilmente ma con risolutezza e fermezza con le istituzioni per rivendicare con forza maggior tutela e diritti per gli animali.
Tutto questo e ancora più triste e incomprensibile se si considera che nel nostro paese ci sono milioni di amanti degli animali, e come emerso dal rapporto * Eurispes 2016, la stragrande maggioranza degli italiani e decisamente contraria a maltrattamenti e uccisioni di animali. *
Da rapport eurispes 2016: Il rapporto con il mondo animale e le scelte alimentari “verdi”
L’80,7% degli italiani è contrario alla vivisezione (-7% rispetto al 2015) e il 68,5% alla caccia (-10%). Stessa tendenza per la produzione di pellicce, per cui la quota dei contrari scende all’86,3% (-4% circa). Aumenta chi vorrebbe abolire la pratica di utilizzare animali nei circhi (dal 68,3% al 71,4%) e negli zoo (dal 5,3% al 54,9%), ma calano i contrari ai delfinari (dal 64,8% al 56,3%). Cresce di 12 punti la percentuale di chi vorrebbe accoglienza per gli animali da compagnia nelle strutture alberghiere (68,5%) e di ben 13 punti il numero di chi è d’accordo sull’accesso degli animali in luoghi pubblici (69,1%). Il 7,1% degli italiani si dichiara vegetariano e l’1% è vegano. Sommando le due pratiche, si può affermare che l’8% degli italiani segue una dieta esclusivamente “verde”.