Cacciatore veneto uccide il suo cane, poi con assoluta indifferenza continua a cacciare.

Un cacciatore veneto, ha sparato al proprio cane , una femmina di bracco tedesco di sette anni, un colpo di fucile, e poi lo ha lasciato a morire in un campo arato continuando a cacciare come se nulla fosse.
Il fatto è accaduto nei giorni scorsi  nel territorio di Formignana (Ferrara), secondo quanto riportato dal corrieredelveneto.corriere.it , all’episodio, avevano assistito alcuni cacciatori che hanno immediatamente avvisato una pattuglia della vigilanza volontaria appartenente alla Federazione italiana della caccia (Fidc), che opera nell’ambito del coordinamento attuato dalla Polizia Provinciale.
Immagine d'archivio


I volontari, rendendosi conto della gravità dell’accaduto, hanno richiesto l’intervento della polizia provinciale. Gli agenti della polizia intervenuti sul posto  hanno potuto accertare come il cane, una femmina di quasi sette anni di Bracco tedesco, fosse già morto. Dopo l’identificazione dell’uomo e la contestazione del reato di uccisione di animali ( 544-bis del codice penale) , gli agenti della Provinciale hanno proceduto al sequestro del fucile, mentre l’animale è stato consegnato all’Istituto zooprofilattico della Lombardia e dell’Emilia Romagna, Sezione di Ferrara, per l’eventuale necroscopia. Nello stesso tempo sono stati identificati i cacciatori presenti nei pressi dell’accaduto, al fine di raccogliere testimonianze utili ad accertare i fatti. Dai primi risultati, sembra che dopo lo sparo il cacciatore non si sia interessato delle condizioni dell’animale, in seguito deceduto, e un’ora più tardi l’uomo è stato trovato in esercizio di caccia mentre col fucile carico vagava in un terreno non distante alla ricerca di selvaggina.
Questo quanto riportato dal corriere veneto. 

In attesa che un giorno la caccia sia vietata, sarebbe il caso che fosse subito vietato l'uso dei cani nell'esercizio della caccia, è assodato che fra le file dei cacciatori si annidano numerosissimi ,i peggiori maltrattatori di cani.
E non ci stancheremo mai  di ribadire che in Italia ammazzare un cane, per la legge e per le conseguenze previste dalla stessa, non è un reato grave, chi commette  un'animalicidio, certamente non teme di finire in carcere. 
Tutto questo è una vergogna, che offende il senso comune di giustizia.
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