Italia, tempi bui per i diritti degli animali e delle persone: Sindaco,va raccolta' anche pipi' cani


L'ordinanza che può sembrare assurda e strampalata, in effetti ha un riferimento molto forte ad una recente sentenza della corte di cassazione, che ad esempio ribadisce  che  la pipì del cane sui muri o sulle ruote delle auto costituisce reato di danneggiamento, i proprietari del cane possono evitare la condanna solo se  portano con se  una bottiglia d'acqua che utilizzeranno per pulire





Sindaco, va raccolta' anche pipi' cani

Provvedimento sta scatenando ridda di proteste

(ANSA) - VERONA, 1 LUG - Sta scatenando una ridda di polemiche tra le associazioni animaliste la decisione di un comune del lago di Garda di obbligare i possessori di cani, residenti e turisti, a raccogliere d'ora in poi non solo la popò dei loro quattrozampe in strada, ma anche la pipì. In quale modo l'ordinanza del Comune di Torri del Benaco (Verona) non lo indica, ma si invita i proprietari dei cani a provvedere all'immediata asportazione della pipì "e alla completa pulizia del suolo". Il provvedimento è in vigore per la stagione estiva.
    Sui cartelli comunali dei divieti c'è l'invito a munirsi di "palette o strumenti adatti" e ad evitare che gli animali entrino "nei parchi, nei giardini pubblici nonché sulle aiuole".






Cassazione, pipì del cane sui muri e auto: portarsi una bottiglietta d'acqua per evitare condanna.
Dimostra che il proprietario, vuole ridurre danni da imbrattamento Rigettato il ricorso del "danneggiato" che dovrà pagare anche le spese legali.
 Giovedi.19/02/2015. Redazione
(Lancionews) La cassazione detta alcune regole di comportamento dei proprietari di cani,per non essere condannati per "imbrattamento" perchè il cane ha fatto pipì sulle auto o sulla parete esterna di un palazzo, è bene portarsi appresso una bottiglietta d'acqua per ripulire subito la deiezione dimostrando così di voler "ridurre il più possibile il rischio che siano lordati beni altrui". Lo dice la Cassazione che detta le regole per chi porta a spasso il proprio cane. Il padrone di un cane che aveva l'abitudine di avere con se una bottiglietta d'acqua ,si è visto confermare dai supremi giudici l'assoluzione ricevuta in appello, dopo la condanna in primo grado. Il dettaglio dell'acqua al seguito, piega la Cassazione nella sentenza 7082 - dimostra che l'imputato si era preoccupato di minimizzare i danni. Se si ha l'acqua Il dolo viene a mancare , elemento richiesto perché sussista il reato di imbrattamento, rinvenibile invece nell'atteggiamento del padrone incivile che se ne frega se il cane sporca. Il caso affrontato dalla Cassazione, nasce dalla denuncia del proprietario di un antico palazzo gentilizio fiorentino il 'palagio' Rosselli-Del Turco, sorto al numero nove di Via Maggio nel 1260, contro Massimiliano N., quarantottenne padrone di un cane che aveva fatto pipì addirittura su un bene architettonico, protetto dalle Belle arti. "E' un dato di comune esperienza che il condurre un cane sulla pubblica via scrive il verdetto apre la concreta possibilità che l'animale possa imbrattare con l'urina o con le feci beni di proprietà pubblica o privata". "E' però anche un dato di comune esperienza che, per quanto l'animale possa essere stato ben educato, continua la Cassazione ,il momento in cui lo stesso decide di espletare i propri bisogni è talvolta difficilmente prevedibile trattandosi di un istinto non altrimenti orientabile e, comunque, non altrimenti sopprimibile mediante il compimento di azioni verso l'animale che si porrebbero al confine del maltrattamento nei confronti dello stesso".




"Ancora, è un dato di comune esperienza che i cani non esplicano i propri bisogni in luoghi chiusi di privata dimora, con la conseguenza che i possessori dei predetti animali che risiedono in agglomerati urbani si vedono necessitati a condurli sulla pubblica via: non sempre le Autorità locali sono in grado di predisporre luoghi appositi ove detti animali possano espletare i loro bisogni e comunque non può essere escluso che gli animali decidano (con tempi e modalità che non è possibile inibire) di espletare tali bisogni altrove o prima del raggiungimento dei luoghi a ciò deputati".

Che cosa può fare allora il padrone? "L'unica limitata sfera di azione che compete a chi è chiamato a condurre sulla pubblica via detti animali è quella di agire al fine di ridurre il più possibile il rischio che questi possano lordare i beni di proprietà di terzi, quali i muri di affaccio degli stabili o i mezzi di locomozione ivi parcheggiati". Ecco a che cosa serve la bottiglietta d'acqua che, fortunatamente, aveva con sè Massimiliano N. che si era subito dato da fare per ripulire la parete dei Rosselli-Del Turco. Il loro ricorso contro l'assoluzione del concittadino è stato rigettato e dovranno pagargli mille euro di spese legali.





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