Video shock, Delinquente aggredisce con estrema violenza un piccolo cane. E' stato messo in prigione


Un delinquente che è stato filmato mentre pestava violentemente un cane terrorizzato è stato imprigionato per 20 settimane. L'operatore addetto alle telecamere di sorveglianza ha assistito impotente e disgustato alla feroce violenza che il 27enne Besmur Idrizi, ha scatenato dentro un ascensore nei confronti di un piccolo e terrorizzato Staffordshire bull terrier. Il fatto nauseante si è svolto il 10 marzo dello scorso anno, il filmato inquietante mostra Idrizi che colpisce Sugar con violenti calci, lasciandolo pieno di lividi e con una ferita sanguinante vicino ad un occhio, mentre un altro cane a sua volta terrorizzato sta rannicchiato in un angolo dell'ascensore di un blocco di appartamenti della città di Grays, Essex, Inghilterra. Lo Staffordshire bull terrier di nome Sugar appartiene alla ormai ex fidanzata di Besmur Idrizi, che naturalmete da quel momento non ha voluto più sapere nulla di questo turpe individuo. L' addetto alla sorveglianza avverti subito la RSPCA ( associazione per il benessere degli animali), e Idrizi fu denunciato per maltrattamento di animali. Venerdì 18 marzo si è celebrato il processo nei suoi confronti, l'uomo si è dichiarato colpevole, la corte lo ha condannato a 20 settimane di prigione (niente condizionale) e al divieto a vita a possedere un animale. L'ispettore della RSPCA che ha seguito il caso ha riferito alla stampa che:" Idrizi, per giustificarsi ha sostenuto, che poco prima aveva avuto una discussione con la sua ragazza ed era molto arrabbiato. Naturalmente nessuna ragione, può mai giustificare della violenza su un cane o su altro animale. Aggredire un animale è un'atto ingiustificabile". Parole sante quelle dell'ispettore, chissà quale sarebbe la sua reazione se sapesse che in un paese civile come l'Italia, dove già difficilmente chi usa violenza sugli animali  va in galera ( quasi mai), ma che addirittura c'è una legge denominata della "particolare tenuità del fatto" che in linea di principio( e anche di fatto) permette al giudice, qualora questi ritiene che ci siano gli estremi previsti dalla norma, di non processare persone che commettono reati contro gli animali.



La legge è in vigore dal 2 aprile del 2015, le grandi associazioni per la tutela degli animali hanno rassicurato che questa norma non si applica ai reati contro gli animali( ma qualcuno ha più onestamente aggiunto "se non marginalmente"), e infatti mesi or sono un edicolante di Milano che prese violentemente a calci un piccolo bassotto,  non è stato sottoposto a  processo, Cioè la sua posizione è stata archiviata, niente processo e niente condanna,  perchè il giudice ritenne che sussistessero gli estremi previsti dalla norma, malgrado il fatto che l'aggressione fu particolarmente violenta (come da referti veterinari) e avvenne per futili motivi(il povero cane aveva osato alzare la zampa per fare pipì su una sua misera locandina, cioè un foglio di carta messo in strada). In Italia in tema di giustizia verso gli animali stiamo parecchio indietro, la legge a tutela degli animali ha sancito principi sacrosanti ma che sono svuotati dalla estrema mitezza delle pene e come se non bastasse, successivamente vengono inserite norme tipo quella sulla "particolare tenuità del fatto", che appunto, in un contesto di scarsa attenzione e tutela nei confronti degli animali, dimostra una tendenza verso il peggio incontestabile.
AVVERTENZA il video presenta scene violente







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