Siracusa tre ragazze si divertono a massacrare un gatto, e postano il video sui social





Dopo la terribile fine che quattro criminali rei confessi (non potevano fare altrimenti) hanno fatto fare al cane Angelo, in Calabria  e  poi macabramente avevano postato tutto su FB, malgrado la gogna mediatica che hanno subito e stanno subendo , il loro gesto ha trovato degli emuli: Tre ragazze pare minorenni, si sono"divertite" a torturare e terrorizzare un gattino lanciando per aria, il gattino è probabilmente morto. Le tre ragazze hanno filmato le loro gesta e postato il video sui social. I loro nomi non sono stati diffusi ma i carabinieri li conoscono. l' ENPA ha sporto denuncia. Non sappiamo se queste ragazze  erano a conoscenza che gli aguzzini di Angelo, al momento non hanno subito alcun provvedimento di restrizione della loro libertà (probabilmente anche quando e se saranno condannati, di certo non andranno in galera), ma sicuramente in qualche modo erano sicure che il nauseante  e criminale gesto che hanno compiuto di certo non li porterà ad una severa punizione. Tutto questo grazie alle leggi dello stato italiano che per questi reati prevedono sanzioni ridicole se rapportate alla gravità del reato. Occorre inasprire le pene per questi reati e ai politici chiediamo di agire, presto e di farlo seriamente





Questo l'articolo di Roberta Mammino e Luca Signorelli su
 http://www.siracusanews.it/node/75840

--Volevamo solo divertirci”. Questa la giustificazione usata da alcune ragazze di Priolo che si sono riprese mentre “giocavano” a lanciare un gattino. Un cucciolo, indifeso, che dalla mano di una ragazza finisce in volo dall'altra parte del terreno, oltre la recinzione. Mentre c'è chi urla e chi ride divertita. Non si conoscono le sorti del micio, che potrebbe essere ancora vivo pur con qualche frattura oppure morto per via della caduta.
Peraltro sembra che nessuna delle carnefici si sia sentita in imbarazzo o in dovere di giustificarsi, tanto che "l’impresa" è stata filmata e postata sui social network. E non è passata inosservata. L’Enpa, infatti, ha già sporto denuncia ai Carabinieri che sono in possesso del video originale (che qui abbiamo alterato oscurando i volti e modificando le voci per tutelare la privacy dei minorenni, come impone la legge) e hanno avviato le indagini per risalire all’identità delle responsabili.
Osservando le immagini, in realtà, è abbastanza semplice riconoscere le autrici del “gioco”, per chi vive a Priolo, così come il luogo in cui è accaduto.
Il video è stato girato in contrada Talà, alla periferia di Priolo e le giovani, tutte minorenni, sembra non siano nuove a questo tipo di passatempi. Nel quartiere, inoltre, sarebbero spariti misteriosamente alcuni gattini di proprietà dei residenti della zona mentre un altro è stato trovato con una zampa fratturata. Il video delle tre giovani, quindi, ha fatto sorgere il dubbio che qualcuno nel quartiere, negli ultimi tempi si diverta a torturare gli animali. Così per passare il tempo in attesa di tornare sui banchi di scuola, ammesso che ci tornino.
Si tratta del terzo grave maltrattamento in provincia, e sono sempre più frequenti i casi segnalati alle forze dell'Ordine per cui gli animalisti chiedono con urgenza un intervento per porre fine a questi macabri giochi estivi.--












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