Uno sfortunato pitbull, che per ironia della sorte era stato chiamato Lucky, ha avuto giustizia. Mercoledì scorso un uomo dello stato della Virginia (USA) , che aveva adottato Lucky e che poi lo aveva torturato e bruciato a morte è stato condannato al massima della pena prevista dallo stato americano della Virginia, cinque anni di carcere e al termine della prigionia dovrà sottostare a tre anni di libertà vigilata
Il giudice Steven Frucci che ha emesso la condanna per il 27enne Arthur M. Vieira ,ha detto:” In qualità di giudice non posso farmi coinvolgere dalle emozioni, ma devo prendere in considerazione la crudeltà e la cattiveria di quest’uomo e per questo lo condanno al massimo della pena che le leggi della Virginia mi consentono”.
Nel mese di novembre Vieira si dichiarò colpevole dell’uccisione di Lucky. Mercoledì prima che venisse emessa la sentenza, Vieira ha dichiarato in aula che non era in grado di razionalizzare le sue azioni, rivolgendosi alla corte ha detto: “ Voglio solo dire che mi dispiace e mi vergogno molto di quello che ho fatto, ancora adesso, non riesco a spiegarmi come abbia potuto fare tutto questo”. Come detto prima, il giudice non si è lasciato intenerire dal suo presunto pentimento ne dalle sue condizioni mentali e lo ha condannato al massimo della pena. Per completezza d'informazione vogliamo ricordare al lettore che negli USA i reati relativi alla crudeltà sugli animali ricadono nella competenza della legislazione dei singoli stati, non è affatto raro che in alcuni stati siano state emesse sentenze che hanno inflitto anche più di venti anni di carcere a imputati per reati contro gli animali. Ad ogni modo, quello che è certo e che nella stragrande parte degli stati americani chi maltratta gli animali va in galera, esattamente il contrario di ciò che accade in Italia.
Fonte http://www.vbgov.com/