Il Tribunale di Messina ha condannato a due anni di reclusione, pena sospesa, lo stalliere di 32 anni(non sono state rese note le generalità),l'accusa era di sevizie e abusi sessuali ai danni di una cavalla incinta. L'"uomo" ha seviziato l'animale fino al punto di provocarle un aborto e a portarlo alla morte utilizzando anche attrezzi impropri. "Una vicenda di inaudita gravità ed efferata violenza, con epilogo mortale", si legge in un comunicato della Lav. ,Sono state le sequenze video di alcune telecamere interne che avrebbero ripreso gli abusi sessuali,ad inchiodare il colpevole . Anche se è stato condannato nulla potrà riparare alle sofferenze e alla morte inflitte con tale sadismo". Per Ciro Troiano, criminologo e responsabile Lav osservatorio Zoomafia si tratta di "una sentenza che aiuta a porre l'attenzione sui crimini sessuali a danno di animali, una piaga ancora sommersa". "La zooerastia dice Troinano - è un disturbo sessuale caratterizzato dall'eccitazione erotica o dalla fantasia di avere rapporti sessuali con animali, o dal praticare attività sessuali con gli stessi in modo non occasionale. E' considerata una psicopatologia solo se è compulsiva e se è suscettibile di procurare danni seri al funzionamento psicologico dell'individuo. Ogni abuso su animali di natura sessuale integra il reato di maltrattamento". Per la Lav "è necessaria un'articolata rivisitazione della questione anche sotto il profilo della tutela penale e una giusta collocazione del precetto in seno al Codice penale prevedendo apposite disposizioni punite con la reclusione e la multa".
Concordiamo pienamente con quanto affermato dal dottor Ciro Troiano,ma osserviamo che già oggi per gravi delitti sugli animali e prevista la reclusione,ma non ci risulta come nel caso in questione che la reclusione prevista dalla legge e dalle condanne porti al carcere,sono tante e troppe le scappatoie previste dal codice che di fatto chi commette reati contro gli animali,in galera non ci va mai.E' necessario e urgente vista la gravità di questi delitti,che innanzitutto si inaspriscano le pene,un inasprimento che porti, quantomeno per i fatti più gravi la pena massima oltre i 6 anni.