10 mesi di condanna senza carcere per aver ucciso un cane con una balestra. L'avvocato ENPA esprime soddisfazione per la sentenza




Un 50 enne bergamasco accusato di aver ucciso un cane meticcio di dieci anni con una freccia scoccata da una balestra è stato condannato in primo grado a 10 mesi di reclusione (meno della metà della pena massima prevista per questo tipo di reato terribile).

Il comunicato dell ENPA che si è costituito parte civile nel processo non fa alcun cenno a misure di restrizione della libertà per l imputato ne in carcere ne ai domiciliari (niente carcere)  che è stato anche condannato al pagamento delle spese processuali e al risarcimento del danno (all'ENPA).

L’avvocato Claudia Ricci, che ha rappresentato Enpa in giudizio, è soddisfatta (?????) per la sentenza di primo grado che ha commentato cosi:
 " Un pronunciamento importante, non solo per questo procedimento  ma perché può diventare un precedente per casi simili. Casi che, purtroppo, sono molto più numerosi di quanto si possa immaginare".

 Prendiamo atto della soddisfazione del legale di ENPA, di cosa sia soddisfatta non riusciamo a capire, perchè per quanto ci riguarda riteniamo che la pena (è abnorme chiamarla tale), inflitta a questo tizio di cui non è stato divulgato il nome sia decisamente mite. Pene decisamente vergognose considerando la gravità di questi delitti e si rimane basiti nel leggere che la più importante e blasonata delle associazioni a tutela degli animali si dichiari soddisfatta.
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