Cane di famiglia viene rapito e poi trovato morto dentro un "cerchio magico"

Un cane è stato rinvenuto morto all’interno di un cerchio tracciato in terra. La foto dell'innocente animale riverso in terra postata su Facebook ha addolorato e sconvolto il popolo del web, che si è letteralmente scatenato.

Si tratta di un cane di famiglia, di nome Berta che è stato fatto trovare nei pressi della casa dove viveva. Il grave e inquietante fatto è avvenuto in provincia di Benevento.
Il povero cane si trovava in un giardino assieme ad un altro cane e ad un cucciolo, che per fortuna sono stati risparmiati dalla follia criminale di questi dementi, tutt'ora ignoti, la presenza di un "cerchio magico" proprio in coincidenza dello scorso 31 ottobre, fanno pensare ad un rito criminale in occasione della giornata di Halloween, ma non è certo che sia così.




L'unica possibilità di risalire ai responsabili e conoscere la verità, sarebbe quella che le autorità competenti avviassero serie indagini impegnando uomini e mezzi, ma su questo, lasciatecelo dire, nutriamo molti dubbi
Il cane è una femmina di circa sette mesi. L'altro cane (che è la madre di Berta) e il cucciolo sopravvissuti sono stati trovati nascosti.
Pare che nel giardino, sia stato trovato tutto a soqquadro ad iniziare dalle cuccie rinvenute capovolte.

Ennesimo delitto contro un povero animale, ormai nel corso dell'anno le uccisioni di cani si contano a centinaia, forse migliaia.
Purtroppo la legge è vergognosamente carente, non punisce questi delitti come dovrebbe, pensate che gli autori non vengono arrestati nemmeno se colti sul fatto.




Infatti è impossibile, anche in caso di flagranza, procedere all’arresto, mentre, a condanna definitiva (nei pochissimi casi nei quali i responsabili di questi delitti vengono individuati e processati con sentenza passata in giudicato), ebbene, anche in questi casi  non è possibile (al di là della sentenza , che nella sua formula condanna al carcere ) prevedere neanche una minima limitazione della loro libertà personale, quindi niente carcere, ne altre pene similari.
Le pene reclusive stabilite dalla legge 189/04, infatti, sono ben al di sotto della soglia minima prevista per essere messi in galera. 
Questo stato di cose è una vergogna dolorosa, le pene per questi reati vanno fortemente inasprite al fine di avere la certezza del carcere per questi delinquenti.
L'inasprimento delle pene sarebbe un deterrente significativo che costituirebbe una buona forma di prevenzione, inoltre elevare il grado di gravità dei delitti contro gli animali significherebbe anche, che a questi delitti seguirebbe seri indagini, cosa che oggi non avviene quasi mai.









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